<em>La sentenza traccia brevemente i criteri di distinzione tra i due reati di ingiuria e diffamazione, con particolare applicazione degli stessi ai mezzi telematici</em> <strong>Cass. pen. Sez. V, Sent., (ud. 25/02/2020) 31-03-2020, n. 10905 </strong> <p style="text-align: justify;">Testo rilevante della decisione</p> <ol> <li style="text-align: justify;">Il ricorso è fondato.</li> <li style="text-align: justify;">E', invero, stato accertato che le espressioni offensive sono state pronunciate dall'imputato mediante comunicazione telematica diretta alla persona offesa, ed alla presenza, altresì, di altre persone invitate nella chat vocale. Ciò posto, va rammentato che l'elemento distintivo tra ingiuria e diffamazione è costituito dal fatto che nell'ingiuria la comunicazione, con qualsiasi mezzo realizzata, è diretta all'offeso, mentre nella diffamazione l'offeso resta estraneo alla comunicazione offensiva intercorsa con più persone e non è posto in condizione di interloquire con l'offensore (Sez. 5, n. 10313 del 17/01/2019, Vicaretti, Rv. 276502).</li> </ol> <em>Lorenzo Quadrini</em>