“Poiché tanto le norme penali quanto quelle eccezionali, come quelle del noto DPCM, non sono suscettibili di interpretazione analogica (vedi art. 14 delle Preleggi), sembra di poter ragionevolmente affermare che si considerano necessari i soli ‘spostamenti per incontrare congiunti’, e dunque persone che sono legate da un ‘titolo stabile’ di parentela, come conferma anche il fatto che – dal punto di vista dell’intenzione del legislatore (che conta almeno quanto le parole: art.12 delle Preleggi) – i movimenti delle persone sono autorizzati secondo un criterio (prudenzialmente) restrittivo, non già ampliativo”. E’ quanto sostiene Giulio Bacosi, Avvocato dello Stato e presidente dell’Associazione Democrazia nelle Regole, in merito all’interpretazione del DPCM che ha autorizzato gli incontri anche fra “congiunti” a partire dal prossimo 4 maggio.
Bacosi ricorda come “il termine ‘congiunto’ sia citato nel codice penale, che in questa categoria (esplicitamente all’art.307, ma anche – seppure implicitamente e in qualche misura – all’art.649, e sempre al fine di escludere la punibilità per il reato commesso) annovera gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti, mentre non vi si comprendono gli affini allorché sia morto il coniuge (che determina l’affinità) e non vi sia prole.
Non vi sarebbero quindi a rigore ricompresi neppure i “fidanzati”, e bene ha fatto allora a quanto consta la Presidenza del Consiglio – con una forma di “interpretazione autentica” a carattere “civilistico” – a precisare che si intendono per congiunti anche ‘fidanzati e affetti stabili’: una precisazione dovuta per consentire a due persone che si amano (purché, sempre in ottica restrittiva, nel contesto di un rapporto che non sia meramente occasionale) di potersi trovare senza incorrere in sanzioni o divieti, nell’attesa (magari più avanti) di poter incontrare anche amici e conoscenti. Poche Regole chiare – conclude Giulio Bacosi – ci salveranno tutti”.