<p align="justify"><strong><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><u>Consiglio di Stato, V – sentenza del 10.04.2020 n. 2358</u></span></strong></p> <p align="justify"><span style="font-family: Arial, sans-serif;">Alle pubbliche amministrazioni che si determinino alla attivazione di procedure preordinate alla stipula di contratti, attraverso la selezione concorrenziale e comparativa della miglior controparte, va riconosciuto – prima della conclusione del relativo procedimento – ampio e generale potere (nella prospettiva del costante adeguamento al vincolo finalistico delle loro condotte) di ripensare la scelte operate in ordine alle modalità di selezione delle controparti negoziali, con l’unico limite del rispetto delle regole qualificate di buona fede e dell’affidamento dei concorrenti, suscettibile di essere, se del caso, salvaguardato – fermi gli effetti rimotivi della revoca legittimamente esercitata – in sede di responsabilità precontrattuale, sub specie facti (Cons. Stato, sez. V, 15 luglio 2013, n. 3831).</span></p> <p align="justify"><span style="font-family: Arial, sans-serif;">La Corte chiarisce, infatti, che la legittimità della revoca non necessariamente esclude la lesione dell’affidamento della parte privata, rilevante in tema di responsabilità precontrattuale ex art. 1337 c.c., con la conseguenza che la riconosciuta validità della fattispecie provvedimentale non osta al riconoscimento del danno derivante dalla violazione delle regole di buona fede.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family: Arial, sans-serif;">A tal fine è opportuno distinguere tra tre fattispecie:</span></p> <ul> <li> <p align="justify"><span style="font-family: Arial, sans-serif;">L’ipotesi di revoca giustificata da sopravvenuti motivi di pubblico interesse (c.d. sopravvenienza di diritto) nella quale la sopravvenienza è imprevedibile e dunque non imputabile all’amministrazione nel caso di doveroso adeguamento della propria azione all’aggiornata quadro degli interessi rilevanti; al privato spetta, al ricorrere delle condizioni, l’indennizzo da revoca legittima o il risarcimento integrale del danno da revoca riconosciuta illegittima;</span></p> </li> </ul> <ul> <li> <p align="justify"><span style="font-family: Arial, sans-serif;">L’ipotesi di prevedibilità imputabile al mutamento del quadro fattuale (c.d. sopravvenienza di fatto) dove solo l’imprevedibilità del mutamento della situazione di fatto può esonerare l’amministrazione per non aver previsto situazioni obiettivamente prevedibili; in tal caso al privato spetta l’indennizzo in caso di revoca legittima e risarcimento del danno in caso di revoca illegittima;</span></p> </li> </ul> <ul> <li> <p align="justify"><span style="font-family: Arial, sans-serif;">Infine, l’ipotesi di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario (il c.d. jus poenitendi) nella quale la responsabilità dell’amministrazione è avvinta alla lesione dell’affidamento della controparte privata, come conseguenza della mancata conformazione ad un canone di correttezza e buona fede. La revoca legittima comporta il risarcimento per danno precontrattuale, mentre compete il risarcimento integrale del danno in caso di revoca illegittima.</span></p> </li> </ul> <p align="justify"><span style="font-family: Arial, sans-serif;">La fattispecie, oggetto della presente pronuncia, rappresenta una forma di revoca penitenziale, in quanto il ritiro degli atti della prima gara è stato giustificato, dall’organo commissariale, in virtù di un ripensamento in ordine alla miglior corrispondenza all’interesse pubblico delle modalità originariamente prescelte. Peraltro, sulla decisione hanno inciso anche circostanze sopravvenute, date essenzialmente dall’intervento della Corte di Giustizia e della pedissequa istituzione di un Commissario straordinario ai fini di una più tempestiva e congrua attuazione degli interventi.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family: Arial, sans-serif;">Proprio tali sopravvenienze evidenziano che il Commissario, succeduto al Comune, non ha violato le regole di correttezza, essendosi immediatamente attivato ai fini di una migliore organizzazione dei tempi e delle risorse destinate al superamento della situazione per la quale era stata attivata la procedura di infrazione in danno dello Stato Italiano.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Silvia Lucietto</i></span></span></p>