Con la delibera in commento la sezione regionale di controllo della Corte dei conti
per la Regione Liguria ha approvato la relazione sullo stato dei progetti finanziati con risorse rivenienti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) al 31 dicembre 2022, di cui sono soggetti attuatori la regione Liguria e un campione di Enti territoriali di maggiori dimensioni aventi sede nella regione.
Come noto, il decreto-legge n. 76/2020, convertito dalla legge n. 120/2020 (“Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”) e il decreto-legge n. 77/2021, convertito dalla legge n. 108/2021 (“Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”) hanno introdotto nuove tipologie di controlli intestate alla Corte dei conti, in particolare introducendo (all’art. 7, c. 7, del citato d.l. n. 77/2021) un nuovo controllo – nella forma del controllo sulla gestione ex art. 3, c. 4, l. n. 20/1994 condotto alla luce dei criteri di economicità, efficienza ed efficacia – volto alla verifica dei risultati sull’acquisizione e sull’impiego, da parte delle Amministrazioni dello Stato e degli Enti territoriali che ne siano destinatari, delle risorse finanziarie provenienti dai fondi del PNRR. La finalità “acceleratoria” di tale tipologia di controlli è assicurata dalla previsione di una forma di controllo “concomitante” della Corte dei conti (ex art. 11, c.2, l.n.15/2009), da esercitarsi sui principali piani, programmi e progetti relativi agli interventi di sostegno e di rilancio dell’economia nazionale, in particolare prevedendo che, in caso di accertamento di gravi irregolarità gestionali ovvero di rilevanti e ingiustificati ritardi nell’erogazione dei contributi, dette risultanze siano immediatamente trasmesse all’Amministrazione competente ai fini dell’attivazione della fattispecie di responsabilità dirigenziale prevista all’art. 21,c. 1, d.lgs. n. 165/2001.
Il Consiglio di presidenza della Corte, nell’esercizio della propria autonoma potestà regolamentare, ha intestato le funzioni del descritto controllo concomitante alle sezioni regionali di controllo allorché l’attuazione dei piani, programmi e progetti sia rimessa alle autonomie territoriali (Regioni/province autonome, enti o organi operanti esclusivamente in ambito territoriale.(vd. CDP – CP, delib. n. 272 del 10/11/2021).
I risultati di tali tipologie di controlli esitano in un referto semestrale al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano, a cura delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte.
L’impianto topdown del PNRR e le finalità proprie della tipologia di controlli di che trattasi hanno suggerito – se non imposto – la necessità di una forte collaborazione tra le diverse articolazioni funzionali e territoriali della Corte in sede di controllo (Sezioni riunite, Sezione delle Autonomie, Collegio del controllo concomitante, Sezioni regionali), con la finalità precipua di assicurare effettività e significatività al controllo medesimo.
A tal fine, le Sezioni riunite in sede di controllo hanno individuato la necessità di una strutturale interazione con le Sezioni regionali, tenute a riportare periodicamente i risultati delle proprie verifiche, puntando a un sondaggio congiunturale, condotto giovandosi della rete delle Sezioni regionali e coinvolgendo un campione dei principali soggetti economici pubblici operanti sul territorio; da svolgere in due momenti dell’anno (nell’ultima decade di gennaio e nella prima di luglio), con l’obiettivo di “evidenziare le difficoltà registrate nella gestione dei progetti di investimento distinguendo quelle riconducibili a tre distinte aree critiche per il procedere del Piano e, in generale, degli investimenti: la gestione amministrativa dei progetti; quella progettuale e quella collegata alle disponibilità di personale” (cfr. delib. n.21/SSRRCO/INPR/2021).
Sul piano metodologico, l’attività istruttoria svolta dalla sezione ligure tra i mesi di dicembre 2022 e gennaio 2023, in modo da assicurare dati aggiornati alla chiusura dell’esercizio (gestionale, finanziario e contabile) 2022, si è concentrata su un campione di enti attuatori composto dalla Regione Liguria, dalle tre province (Savona, Imperia e La Spezia), dalla città metropolitana di Genova e dai ventuno comuni liguri con popolazione superiore a 10.000 abitanti.
Dal punto di vista degli esiti di questo monitoraggio territoriale, nel rinviare alla lettura integrale della relazione per una compiuta ed esaustiva comprensione dei molteplici profili di analisi ivi articolati, si rileva in questa sede come sottolinei la Sezione ligure che la sostanziale totalità dei progetti avviati (690 complessivamente) con risorse a valere sui fondi del PNRR (per un importo complessivo pari a 1.198.232247,66 euro), si incentra solo su alcune linee di intervento (inclusione e coesione; rivoluzione verde e transizione ecologica; salute; digitalizzazione; innovazione, competitività, cultura e turismo; istruzione e ricerca); mentre nessun progetto risulta attivo nel settore delle infrastrutture e della mobilità sostenibile.
Tra gli interventi/obiettivi di rilievo, degno di nota appare il progetto bandiera della regione Liguria: la realizzazione del primo “Centro nazionale di medicina computazionale”.
Si tratta, in ogni caso, di interventi nella quasi totalità dei casi ancora nella fase iniziale della progettazione, posto che il 2022 è stato, per la gran parte di essi, l’anno di avvio.
A cura di Oriella Martorana, Magistrato della Corte dei conti