<p style="text-align: justify;"></p> <p style="text-align: justify;"><strong>Corte di Cassazione, VI, sentenza del 27.04.2020, n. 12986</strong></p> <p style="text-align: justify;">Nell’esaminare la presente controversia la Corte di Cassazione prendeva le mosse dalle seguenti motivazioni di</p> <p style="text-align: justify;">FATTO E DIRITTO</p> <p style="text-align: justify;">Per il Collegio il primo motivo era aspecifico perché la sentenza impugnata aveva compiutamente giustificato le ragioni per le quali il prolungato e assai vocale comportamento aggressivo del ricorrente nei confronti di plurimi addetti dell'Ufficio INPS di Mazara del Vallo aveva determinato un notevole ritardo nell'erogazione dei servizi della locale sede INPS nei confronti di decine di persone.</p> <p style="text-align: justify;">Il secondo motivo di ricorso, per la Sezione VI, era infondato in quanto meramente reiterativo di analoga censura di merito alla quale la Corte di appello aveva puntualmente risposto con riferimento alla presenza di plurimi, recenti e gravi precedenti penali a carico del ricorrente.</p> <p style="text-align: justify;">Per la Corte, dunque, il ricorso era inammissibile.</p> <p style="text-align: justify;"></p> <p style="text-align: justify;"><em>Alessandro Piazzai</em></p>